mercoledì 23 dicembre 2015

Ibrido meccanico: altre idee ispirate alla semplicità

La notizia non è nuova, anzi mi era proprio passata! E' una notizia che va ad aggiungersi al tema "ibrido" nel campo automotive. Sto parlando del Kers Volvo, un sistema che propone una soluzione ibrida meccanica, quindi un filo di pensiero alternativo alle soluzioni farcite di corrente elettrica.
Già tempo fa vi parlai del sistema ad azoto compresso in sviluppo da Peugeot, e qui abbiamo un'altra idea da non sottovalutare. Trattasi di un sistema di accumulo dell'energia cinetica in frenata. In Volvo hanno pensato bene di collegare un volano alle ruote posteriori. Questo si mette in collegamento non appena si cerca di frenare e comincia a ruotare (molto velocemente grazie a degli ingranaggi) fino ad una velocità di 60.000 giri/min. Il volano non è un banale disco in metallo, anzi, ha una parte esterna in carbonio e gira in un carter sottovuoto. Una volta in rotazione e una volta che il guidatore riparte, un sistema elettronico gestisce un piccolo cambio CVT che restituisce questa energia alle ruote, per un tempo molto compatibile con le dinamiche del traffico urbano.



lunedì 21 dicembre 2015

Video di guida estrema: 600+ cavalli

Con questo post volevo farvi vedere qualche video da tenere nel casssetto "memorabilia", per quello che riguarda la guida estrema di veicoli dai 600 cavalli in su!
Godetevi questa piccola classifica...

1° posto



2° posto

martedì 15 dicembre 2015

Refresh!

Piccolo rinnovamento nell'aspetto del blog, con l'auspicio di un buon 2016 a tutti!

mercoledì 25 novembre 2015

....questo periodo ansiogeno che spero passi presto

Con tutto quello che è successo nell'ultima settimana, è difficile evitare un pensiero dedicato al 13 Novembre di Parigi, anche per quello che ha scatenato nei nostri animi. Da parte mia, non voglio entrare nello specifico perché questi argomenti non sono il mio forte (e non dovrebbero appartenere al genere di questo blog), tuttavia non posso negare che la parte più colpita sia il nostro lato umano, quello più intimo. Sicuramente questo è stato un segnale duro in questo periodo storico, e il fatto che il mondo intorno continui (e deve farlo) a guardare avanti, crea una certa contraddizione. Questo da atto a una certa ansia, ma cerchiamo di guardare anche noi avanti, dato che spesso questo è un giochino psicologico creato dai media. Purtroppo il loro fine non è più la notizia, ma la ricerca della popolarità e del sensazionalismo.
Certamente preferivo, poco più di una settimana fa, i lamentosi commenti sulla questione Vale-Marquez e il diesel-gate.
Fa niente.

Detto questo, riapriamo il nostro piccolo libro sul mondo motoristico e vorrei segnalare: le cose piu interessanti dell'Eicma e l'arrivo della Fiat 124 spider. In verità per quest'ultima ho soltanto una piccola critica verso la scelta di marketing che è stata fatta: Fiat, il marchio che per ora ha deciso di farsi conoscere nel mondo come gli specialisti delle utilitarie, o comunque delle auto compatte, pratiche e funzionali per la famiglia...come può presentarsi con una spider??? Cioè, guardi la gamma e vedi una nuova berlina (tra l'altro molto essenziale nelle sue funzioni...Low cost oriented) e la serie 500...qualcosa mi sfugge. Era quasi più pazzo ma sensato far uscire la spider come marchio Abarth.

lunedì 26 ottobre 2015

haveanicebook: libri di fotografi, come visionarli velocemente


Stavo leggendo una recensione su un blog di fotografia ( Fotografia artistica - G.Santagata ), quando ho notato questo simpatico profilo su Vimeo. haveanicebook è un incubatore di video, di soli libri riguardanti lavori fotografici. Anche se non permettono, giustamente, di visionare le foto al dettaglio, consentono però di dare una spaginata all'intero libro. Oltre quindi alla possibilità di guardare ciò che ha pubblicato il vostro fotografo preferito, potete anche rimanere aggiornati sui lavori di artisti fin'ora per voi sconosciuti.

Potete cliccare qui per andare sul profilo Vimeo di haveanicebook.


venerdì 23 ottobre 2015

Kia: un esempio di successo

Con questo post non voglio stare a riportare una serie di dati e risultati di crescita già diffusi per mezzo stampa, che dicono molto ma sono facilmente dimenticabili per noi utenti. Volevo però sottolineare come la politica adottata da Kia si sia rivelata molto coincisa ed azzeccata per il tipo di vetture che produce e soprattutto per il tempo che possiamo passare nello scegliere un auto. Anzi, per il tempo che possiamo perdere a scegliere un allestimento piuttosto che un altro!
Principalmente, se si vuole scegliere una Kia, si sceglie si la motorizzazione...ma poi, per fortuna, ci sono 3 livelli di allestimento che non ti fanno impazzire nella scelta. Già l'intermedio in genere offre di tutto e anche di più, compreso qualche optional tecnologico, e la bocca già ti sorride. Se proprio vuoi fare la pazzia della tua vita, con un aggiunta modesta, ti prendi un modello full-optional praticamente, con accessori e particolari di lusso. E la bocca sorride a 32 denti!

giovedì 22 ottobre 2015

Virtual Reality: filmati di guida a 360°!

Una novità interessante, sta invadendo il mondo delle action camera. Sono i dispositivi in grado di riprendere una scena a 360°. Questo non tanto per guardare dei video molto panoramici, perchè se visionati cosi come sono ripresi, destano solo qualche confusione ottica e dopo alcuni secondi cliccherete su stop.
Diciamo che grazie al netto miglioramento della risoluzione delle videocamere, il video viene visualizzato nel player, solo tramite un quadro ridotto, che corrisponde ad una visuale più simile a quella dell'occhio umano.
Grazie poi al mouse, è possibile spostare l'inquadratura in tempo reale, mentre il video scorre. Si crea un effetto tipo quello di alcuni videogiochi dove si può girare la testa mentre si guida, guardando ad esempio di lato. Nel caso di queti video a 360° però siamo come passeggeri in auto, avendo l'opportunità di gustarci dettagli che durante la guida ci perderemmo. Come ad esempio vedere come il pilota aziona il cambio, le espressioni che fa, guardare fuori dal finestrino e tante altre sfumature. Se inoltre muoviamo il quadro continuamente, possiamo anche girare la visuale mentre si fanno le curve, proprio come se foste in auto per davvero.

Tanto per avere un idea e del potenziale di questi video, posto qui di seguito alcuni esempi dell'automotive, ma su Youtube si trova ormai di tutto, compreso un volo dalla cabina di pilotaggio di un Airbus.


Buon divertimento!



martedì 20 ottobre 2015

Ancora spot Ford: vogliamo scherzare?

Altro spot inquietante quello di Ford che stavolta vede come protagonista l'Eco Sport. In questa pubblicità lo slogan é: "scegli tu dove mettere la chiave". Accanto, un ragazzo in costume che non tiene niente in mano. La risposta può essere imbarazzante (del tipo me la infilo nel ), oppure il ragazzo é felice di vedervi!
In ogni caso, non é un modo un pó ambiguo di presentare una tecnologia che ormai da anni viene proposta?
Micra ormai la proporrà da un decennio. Se era una novità, allora capivo tutta questa simpatia...
Per concludere a voi la scelta: dove saranno le chiavi?

martedì 29 settembre 2015

Non solo motori: gli spot capolavoro

Ultimamente mi balenava l'idea di farla, una piccola compilation di spot che hanno lasciato un senso più profondo e romantico del prodotto stesso, ed eccola qua.
Questi sono gli spot che negli ultimi anni hanno saputo trasmettermi una sensazione, un momento, un emozione che almeno una volta ognuno di noi ha provato o almeno sognato. Proprio come scritto nel titolo, sono spot che abbracciano prodotti vari, non solo quelli dell'automobilismo.
Per me questi "30 secondi" hanno trasmesso un ottimo senso della fotografia e del montaggio, che uniti alla giusta colonna sonora, hanno dato vita a piccolissimi calibrati ottimi lavori.
Se avrò da fare qualche aggiunta la farò nel tempo....sicuramente!

D&G - light blue


Chanel Nr.5


domenica 20 settembre 2015

Ford Fiesta e il mistero dei LED diurni


Non che questo sia un problema di grande importanza per carità, ma non capisco come mai Ford continua a proporre uno spot in cui c'è una strana caratteristica nella Fiesta. Lo spot in questione è quello della omonima vettura e la simpatica coppia inglese, che litiga per una battuta sui parenti. Il tutto si risolve grazie al Sms Text Reader della vettura….per fortuna…:) meno male.
La questione che mi si ripresenta ad ogni visione dello spot Ford Fiesta però è sempre il solito: ma perché in uno scorcio della vettura in curva, appaiono due strisce di LED diurni, in una posizione del paraurti dove in realtà non sono? E' solo uno strano riflesso o mi drogo? Niente di che…semplice curiosità, ma da consumatore vedrei una caratteristica che in realtà non viene venduta…no?

mercoledì 9 settembre 2015

Motori e scatti d'autore: Raphaël Dauvergne


Un altra menzione speciale tra gli utenti di Flickr. Raphaël Dauvergne viene dalla Francia e il suo numero di foto caricate nel profilo la dice lunga sulle sue capacità di fotografo in ambito motoristico: più di 1200 foto dal 2012. Raphaël propone uno stile abbastanza commerciale ma al tempo stesso mai noioso. Dalle sue foto si percepisce la volontà di rifiutare quelle che io chiamo "foto notizia", cioè foto che hanno una funzione puramente giornalistica e che quindi non trasmettono quella esperienza che prova ogni appassionato di motori.

mercoledì 5 agosto 2015

Galerie Peugeot San Gimignano



Situato nella periferia del piccolo ma suggestivo borgo di San Gimignano, trova posto uno spazio dedicato alla storia Peugeot. Grazie infatti alla passione del Sig. Daniele Bellucci, dal 2007 è stato creato un museo, che tanto piccolo poi non è, visto che al suo interno sono conservate 40 vetture. Volevo segnalarlo perchè devo ammettere che, andando più volte a San Gimignano, avevo sempre notato il cartello, ma mai mi sarei creduto che ci fosse un museo del genere.
Nella collezione non ci sono soltanto automobili, ma anche oggetti appartenenti all'intera produzione Peugeot, che come tutti sappiamo ha dato vita a biciclette, lamette e macinini per caffé.
Per quanto riguarda i veicoli, c'è un pò di tutto, dalla prima vettura per il popolo, la Type 19 (detta anche Bebé per via delle dimensioni ridotte per ridurre i costi) tra l'altro disegnata da Ettore Bugatti. Fino alle realizzazioni più recenti degli anni 90. Non mancano neppure alcune presenze "racing" come la gloriosa 205 GTI e una 306 Maxi da corsa. Potete dare un occhiata anche al sito web dedicato per vedere la lista aggiornata delle vetture, ma certamente una visita sarà più interessante.





Galerie Peugeot
via per Fugnano
53037 - San Gimignano, Siena

É aperta da Pasqua a novembre,
in inverno solo su appuntamento
contattando Daniele Bellucci
al 335.65.67.417
0577.94.22.20


mercoledì 24 giugno 2015

Le nuove gruppo B


Ogni appassionato di rally che passa qualche ora su internet, avrà notato come sia ancora molto forte la nostalgia verso quegli anni del rallysmo mondiale in cui i regolamenti erano un po' fuori controllo.
Grande nostalgia, forse un po esagerata, ma magari sintomo di una storia che passa e di cui molti sono orgogliosi di averne fatto parte. Specie chi in prima persona.
Penso che d'altronde sia stato un bene aver detto stop. E penso anche che non dobbiamo continuare a piangersi addosso. Quegli anni del gruppo B, calamitarono un pubblico eccezionale, ma incapace di autogestirsi. E forse irrimediabilmente, è stato un pubblico sproporzionato per l'organizzazione dell'epoca.

mercoledì 20 maggio 2015

1000 miglia, che gara!




Sabato 16 Maggio la MilleMiglia ha fatto tappa a Cascina (PI), facendola diventare per alcune ore il centro del mondo. In effetti dopo qualche ora passata a scattare fotografie, ci si rende conto solo successivamente, della fortuna che ho avuto ad esser potuto stare li. Ripensando infatti agli sforzi per organizzare e far arrivare tutte quelle auto dal valore immenso fino lì. Auto storiche di assoluta importanza, che dal 1927 (e chi dopo) ad oggi hanno detto la loro su un percorso di 1600 km. Una volta le vedevano sfrecciare, oggi invece puoi apprezzarle in ogni piccolo particolare.

domenica 10 maggio 2015

Motori e scatti d'autore: Rob Overy

Photography Voglio segnalare i lavori di questo fotografo inglese, presente su internet nei photo-social più diffusi. Rob Overy  lavora a sud di Londra e produce degli scatti a dir poco unici nel settore motoristico. Ecco un occhiata al suo profilo Flickr, dove si intuisce la sua capacità di trasmettere quella magia che ogni auto trasmette intorno a sé. 


Sono principalmente scatti a focale fissa e a luce naturale, dove viene espresso uno stile più artistico. E' notevole però la capacità di scattare in un momento perfetto. Quel momento in cui il veicolo, il suo carico di storia, si ritrovano soli, fermi in un box. Può essere stata una grande giornata, di prove, di vittoria, di inseguimento, di sconfitta o soltanto di esibizione. Ma Rob ne cattura l'anima. Quello che significa essere una Maserati, una Lancia Stratos, una Ferrari dopo tanti anni di corse e adesso di collezionismo.
Insomma, sono foto di grande impatto, per chi ne sa cogliere il significato. Foto così, sono di valore, e fanno una figura notevole una volta stampate. Certo vanno inserite in contesti adeguati.
I lavori di Rob Overy potete anche acquistarli sul suo sito web roboveryphotography.com


Flickr si aggiorna anche su web

Photography Dopo un aggiornamento migliorativo ricevuto su android, Flickr si aggiorna anche come sito web. Sostanzialmente non cambia molto, ma è stata messa a punto una grafica più pulita e ordinata. 



Le foto sono adesso più incorniciate e separate dalle altre. In precedenza il photostream si componeva in modo troppo unito. Adesso ogni foto ha il suo spazio di appartenenza. E' sempre presente la possibilità di aggiungerla come preferita e di commentarla, ma adesso non più sopra la foto, ma nella barra sottostante. Quest'ultima contiene in modo molto ordinato anche l'autore e il titolo, oltre che il tempo passato dall'upload.
Un po' meno pratiche da individuare sono le segnalazioni di attività su foto precedentemente commentate, infatti la miniatura della foto risulta un po' piccola.
In ogni caso un miglioramento di grafica da me molto apprezzato.
Prosegue anche la messa a punto del "rullino", una sotto-sezione presente nel menu "Tu". Sicuramente è un modo di rivedere i nostri lavori o ricordi, che mancava in un sito del genere. Perché ogni tanto si dimentica quanti anni passano!
Speriamo anche in qualche altra evoluzione, dato che sul fronte degli aggiornamenti, devo dire che Flickr sembra un po' fuori dal mondo: pensate che questo tipo di grafica è stato introdotto soltanto pochi anni fa. Inizialmente l'aspetto era molto più simile al sotto menu "Attività recente"! 
Chi lavora su Flickr non mi leggerà mai ma….aspetto ancora un piccolo interruttore in alto a destra per cambiare al volo l'aspetto di tutto il sito, dallo sfondo bianco allo sfondo nero. 
E dato che sono foto, quante altre cose si potrebbero pensare. Da concorsi mensili divisi per categorie a resoconti di fine anno delle varie foto scattate. Ma Flickr per ora è sempre così…una vetrina molto usata anche dai professionisti, ma che potrebbe svilupparsi di più.

domenica 26 aprile 2015

Guidare verso il futuro o avere un futuro guidato?

Sta prendendo sempre più piede l'idea di un veicolo autonomo, cioè un auto capace di guidarsi da sola nel traffico. L'automobile dovrebbe destreggiarsi in un sistema wireless attivo su tutte le vetture circostanti, dialogando, scambiando dati su traffico, coordinate e altre info utili a far viaggiare i veicoli in modo intelligente e ordinato.
Questa è la visione del futuro, ma sono già 50 anni che l'uomo prova ad immaginare uno scenario del genere. La fantascienza ha avuto un ruolo determinante in questo e non è certo una novità.
A parte le problematiche varie, che sono di adeguamento e quindi anche di tempi abbastanza lunghi, si prefigura anche una tecnologia complessa e costosa. Il mio scetticismo passa attraverso varie motivazioni: una è l'eccessiva sicurezza che sarà necessaria a garantire l'incolumità degli occupanti.
Il sogno attuale è quello di vedere l'interno di un auto come un piccolo salotto, addirittura quasi sigillato dal mondo esterno, dato che degli schermi al posto dei finestrini possono riprodurre bellissimi paesaggi naturali (vedi l'ultimo concept Mercedes F015). Quindi, immaginando anche una certa ignoranza verso ciò che avviene fuori, possiamo immaginare come possa essere difficile garantire la sicurezza degli occupanti dato che saranno molto indisciplinati. D'altronde non ci dovremmo preoccupare della sicurezza, se un sistema evoluto ci guiderà, vero?
L'altro punto di vista da non sottovalutare è il divertimento. Cosa succederà al gusto per la guida? Alla sensazione che si prova nella guida di certe vetture dal carattere sportivo? Questa soluzione così futuristica ci renderà ancor più ingabbiati in un sistema di condotta capace di rendere la nostra vita ancor più una routine. Insomma, l'auto è sempre stata sinonimo di libertà personale (anche se oggi solo la moto è rimasta tale) e una volta che sara' lei a guidarci verso mete prefissate, che differenza ci sara' nel prendere un bus o la metro?
E' normale che lo sviluppo di una società porti a queste evoluzioni tecnologiche, ma credo che per una volta stiamo nuovamente investendo sforzi e capitali in soluzioni che non cambieranno in meglio la vita nelle citta' del futuro.
Pensate che migliorerà lo smog? Niente di tutto cio', dato che ci sara' una concentrazione di traffico maggiore, anche se piu' veloce, dato che il flusso di veicoli sara' molto piu' efficiente. Ma se non investiamo su un sistema di propulsione davvero valido ed ecologico, non risolveremo alcun problema di smog. Diventeremo solo più depressi, da una vita schematizzata e "decisa" a tavolino. Il tanto agognato aiuto tecnologico a facilitarci la vita, sarà soltanto un cavillo per diventare ancora più incapaci, ancor più telematizzati. Non sappiamo più coltivare un pomodoro (io per primo!), figuriamoci non sapere nemmeno come muoversi per la strada.

giovedì 2 aprile 2015

Fotografia e Rally: un nuovo obiettivo

Photography L'occasione è una di quelle ghiotte se penso alla mia regione e cerco sempre di non farmela sfuggire: il rally del Ciocco. In questa edizione 2015, tra l'altro ricca di colpi di scena, i due piloti considerati probabili vincitori, hanno visto da lontano i gradini del podio. Andreucci che ha visto aumentare il suo ritardo a dismisura a causa di un incendio ai freni anteriori, si è visto costretto ad affrontare una speciale con i freni posteriori! Giandomenico Basso invece con la sua Fiesta rosso-BRC a gas, ha frantumato i sogni di gloria contro un muretto nella penultima speciale. Ha dovuto terminare con la posteriore destra consumata sull'asfalto. Ne ha tratto vantaggio Perico che con un passo mediamente buono, si è ritrovato con la vittoria in tasca. Infine tanti colpi di scena non sono mancati perfino nelle retrovie.

Come dicevo inizialmente, occasione ghiotta, non solo per lo spettacolo garantito, ma anche per le possibilità offerte agli appassionati di fotografia. Ormai di rally ne ho visti diversi, e anche se non ho più fatto trasferte lontane dal rally di Sanremo del 2000, diciamo che ho raccolto un po' di prove ed esperienze. Quest'anno, visto l'arrivo del nuovo 50mm, mi son promesso di andare a un rally per sperimentare qualcosa di diverso dal solito Nikkor 18-55 o dal recente Sigma 10-20. Anche se questi due obiettivi mi hanno dato comunque delle soddisfazioni in più di un occasione. 


10-20
18-55

E' infatti bene ricordare che spesso può essere la posizione e una buona immaginazione per immortalare uno scatto unico, indipendentemente dalla lente. 
Tuttavia questa volta volevo dare a queste foto un qualcosa in più della piatta visione grigia. Ne ho pieno l'archivio di foto rallystiche in cui sì, la vettura è inquadrata per intero, i dettagli messi ben a fuoco, il bilanciamento del bianco ok, ma dopo tutto sembra quasi un istantanea statica. Una foto dove se tu fossi in un museo sarebbe uguale insomma.
Così mi son detto: perché non usare il 50mm per definire di più la vettura e farla risaltare dal suo terreno circostante? Detto fatto. E posso dirvi che è stata una rivelazione. 
La mia preoccupazione infatti era che questo obiettivo avesse qualche carenza in velocità di scatto (possiedo il Nikkor AF-S 50mm f/1.8 G montato su Nikon D3100), cosa che si era verificata in qualche scatto casalingo.
Invece in una situazione di luce ambiente naturale devo dire che non si è presentato alcun problema. E mi sono accorto che non ho avuto l'esigenza di smontare più volte l'obiettivo per preferire lo zoom. La cosa che mi è piaciuta di più era che potevo fare dei bellissimi scatti frontali (che nonostante l'elevata velocità delle vetture verso di me, sono riuscito a mettere a fuoco benissimo) con un discreto effetto bokeh, e che al tempo stesso potevo mettermi a fare degli scatti laterali con effetto panning. Quest'ultimo effetto in particolare, non mi era mai venuto col 18-55. Ottenevo sempre il medesimo risultato: per raggiungere un certo dettaglio del corpo vettura, dovevo scattare sempre abbastanza veloce, tanto che il panning era in realtà un leggermente mosso.
Col 50mm invece, grazie probabilmente alla maggiore luminosità, questo tipo di foto è risultato più facile da realizzare. Considerato anche che le situazioni a cui mi riferiscono sono le stesse e cioè con cielo nuvoloso.
Insomma un risultato inaspettato per aver deciso di usarlo per la prima volta. Alcuni dettagli ve li mostro qui, ma per vederli meglio potete visionare anche la mia gallery su Flickr, che è in ampliamento.

 




sabato 28 febbraio 2015

Moto tendenze

Dopo anni di crisi nel mercato moto (non che la crisi sia terminata, però...) possiamo fare il punto su quali desideri sono stati esauditi e quali no.
Nell'arco di 5 anni, ho visto innanzitutto soddisfare una richiesta che era cosi diffusa nei vari forum specializzati: e cioè la moto intelligente. Si trattava di una definizione condivisa da molti, anche se solo il termine faceva un pò accapponare la pelle. Da una parte la paura era quella di veder realizzato questo "sogno" da un ingegnere puro e cioè ritrovarsi in concessionaria una moto bruttina, con gadget e orpelli vari montati su un telaio già prodotto da anni. Dall'altra parte, non si aveva la benché minima idea di quali sembianze dovesse avere questa moto. Si proveniva da un periodo in cui sembrava che ci fossero solo due categorie: quella dei giovani e/o spregiudicati (che sognavano le street naked come Monster, Hornet, Z750, ecc.) e quella dei GSisti (che avevano il pallino del viaggio in coppia a lungo raggio). Tutto il resto del mercato era molto orientato verso la prima di queste categorie, lasciando spiazzati tutti coloro che volevano cimentarsi in viaggi un pò più lunghi. Questo dava senz'altro origine a vendite nel settore dell'aftermarket, in quanto tutti abbiamo in mente le varie TDM, Africa-Twin ma anche XJ6 e Moto Guzzi con bauletti e modifiche varie per stivare qualche oggetto in più. Ma tutto questo senza poter avere un pò di comfort extra. La voglia di creare un mezzo un pò più versatile era più che altro necessità. Altrimenti ti dovevi acquistare una GS.
Poi è avvenuto il salto: da prima con le prime concorrenti della GS come la Morini GranPasso e la Guzzi Stelvio. Il prezzo però era ancora salato, ma in questo caso si mirava ad eguagliare o superare la qualità Bmw.
Grazie a questo affronto italiano però, i vari responsabili di prodotto delle altre Case, si sono accorti che il mercato era pronto per delle alternative, anche di cilindrata. Ecco che una delle prime idee sono venute da Kawasaki che con la Versys 600 ha capito qual'era la giusta direzione da seguire, ottenendo direi un buon successo. Una stradale leggermente più alta, con una postura leggermente in avanti per far sentire l'avantreno, e con una buona protezione all'aria. Il tutto corredato da una dotazione in linea (come stile) con la moto. Fu la prima soluzione per tutti, dal prezzo non proibitivo. Furono poi anche gli altri a sviluppare il tema, dato che oggi tutti hanno in listino almeno una media tutto fare (Triumph Tiger 800, Honda NC700X, V-Strom 650) o almeno una maxi (Multistrada, Honda Crossrunner, Aprilia CapoNord, ecc.).
Ne è venuto fuori un pubblico nuovamente interessato al genere versatile e "all-season" per cosi dire.

Altro genere tornato molto in voga, è quello definito "retrò". O meglio, la ri-produzione adattata ai tempi moderni, dei modelli che hanno fatto la storia e che sono diventati un icona collettiva.
Questa categoria è stata per molto tempo ferma, data dal fatto che chi amava queste moto, era ancora in tempo per trovare un buon usato da usare tutti i giorni. Oggi, col traffico che c'è e con le limitazioni che abbiamo per l'inquinamento, questi mezzi si possono usare sempre meno.
A suo tempo avevo già avanzato personalmente, sul mensile DueRuote, la proposta di considerare nuovamente questo genere. A quel tempo era più che altro una spinta a progettare in Italia delle moto belle, disegnate bene e magari che riprendessero uno stile che negli anni 60-70 era apprezzatissimo. Sono contento che in qualche modo il messaggio sia stato recepito e la dimostrazione è data dalla fiducia riposta nelle nuove Guzzi V7 (che non si sono fermate al primo remake ma hanno ricevuto importanti aggiornamenti tecnici) e Scrambler Ducati.

Dopo tutti questi anni la considerazione è: dobbiamo per forza affrontare un decennio di crisi per vedere delle evoluzioni nel campo motociclistico? Forse questo è il settore più legato in assoluto alla condizione economica di un paese o di un continente, dato che al momento la moto non è più il primo mezzo per muoversi, ma un veicolo per il tempo libero.

martedì 10 febbraio 2015

Hybrid Air: lo sviluppo continua

Nuove conferme dal fatto che il gruppo PSA sta continuando lo sviluppo del sistema Hybrid Air e questo nell'attesa di trovare un partner che voglia condividere questo nuovo progetto.
A Parigi alcune testate giornalistiche hanno già provato un prototipo di 2008 dotata di questo nuovo sistema e secondo i vari commenti (alVolante.it) siamo ad un livello già avanzato di messa a punto.
Riepilogando come funziona: abbiamo una piccola unità motrice (in questo caso il tre cilindri 1.2 da 82 cv) che lavora su una trasmissione ad ingranaggi epicicloidali. Una trasmissione del genere era necessaria per poter gestire l'aggiunta di potenza in entrata, mantenendo una certa fluidità di marcia.
A questo si aggiungono due pompe idrauliche: una atta a recuperare energia in decelerazione ricaricando la bombola d'aria, l'altra per interagire con la trasmissione, nel rilasciare potenza. In realtà nelle bombole entra in gioco un movimento tra olio idraulico e azoto (scelto per le sue proprietà costanti  al variare della temperatura).
La ricarica nelle bombole avviene quindi decelerando e in frenata, ma in teoria sfruttando brevemente anche il motore termico (quando il sistema ne sente il bisogno, magari quando non riesce a ricaricarsi in modo ottimale). Alla prima partenza il sistema assiste il motore termico, facendolo sforzare meno e quindi producendo anche meno CO2. Inoltre poiché il sistema può spingere la vettura anche per 300-400 metri a emissioni zero, ogni fermata al semaforo avviene a motore spento, e anche qui abbiamo un risparmio di carburante. AlVolante.it racconta di aver letto sul computer di bordo che su 17 minuti di guida, 10 minuti sono stati a motore spento. Certo questo vuol dire poco se pensiamo ad un momento di traffico intenso, ma pensate quanto inquinamento in meno può generarsi nelle grandi città. Insomma, di sicuro è qui che Hybrid Air garantisce un più alto rendimento, ma per chi cerca un sistema ibrido con un affidabilità maggiore, questa sembra davvero una soluzione intelligente. Pensate anche alla svalutazione dopo 5 anni: un venditore di auto come dovrebbe valutare una Yaris ibrida? E come può facilmente rivenderla con l'obbligo di garanzia? Un rischio enorme per lui. Oppure un guadagno zero, se per rivenderla dovesse accollarsi la sostituzione del pacco batterie!
Qui invece niente di tutto ciò: un impianto del genere non ha bisogno di conoscenze tanto diverse da quelle di base di un buon meccanico.
Si attendono quindi evoluzioni e soprattutto notizie di accordi con altre Case automobilistiche per sperare che questa idea diventi finalmente produzione. Visto il costo e la complessità dell'ibrido inteso come motore+batterie, questa mi sembra la via più intelligente per sfruttare al meglio il rendimento del motore termico in un contesto economico e ambientale che ha urgente bisogno di soluzioni ecologiche ma sostenibili.

giovedì 1 gennaio 2015

Sicurezza: l'ultima evoluzione che aspettiamo

Guardando l'evoluzione che ha subito il mondo dell'auto nell'ultimo decennio, non possiamo screditare quello che le normative hanno imposto come standard nella sicurezza dei veicoli.
Tuttavia un ulteriore step che mi aspetto nella sicurezza di tutti i giorni, deve avvenire su quello che diamo quasi sempre per scontato: la manutenzione. E proprio riguardo a questo aspetto, c'è una tecnologia che non è ancora scesa dalle categorie premium. Oggi diamo molta importanza alla tecnologia on-board, forse troppo. E infatti sono arrivati, persino sulle city-car, sistemi di infotainment che fino a qualche anno fa erano prerogativa di qualche ventenne appassionato di tuning. Ma dico, pensare invece alle sospensioni e soprattutto ai loro ammortizzatori? L'ammortizzatore rimane uno di quei componenti che spesso, causa una ridotta qualità, tendono ad usurarsi già dopo un 25% della vita del veicolo. Questo perché le case cercano di vendere un oggetto di qualità (iniziale) ma contenendo i costi. Probabilmente per contenere i costi di sviluppo/produzione/assistenza di contenuti high-tech, sono ancor più costretti a equipaggiare i veicoli con componenti (tra l'altro considerati come ricambi, quindi fuori dalla voce garanzia) dotati di una qualità non certo a lunga durata. Indipendentemente dal fatto che questa politica porta svantaggi a chi ancora compra l'auto per viaggiare e non per navigare, oggi è facile trovarsi con un veicolo che dopo 60.000 km inizia a comportarsi in modo dinamicamente sempre diverso (peggiorando sensazioni e comfort).
Quindi non sarebbe meglio che le Case trovassero un sistema che ci dia più sicurezza e che sia anche più ecologico? Lo smontaggio di tutti i particolari di un ammortizzatore non è cosa semplice e implica grosse problematiche in tema di recupero. Certamente un sistema di tipo pneumatico non è una novità ed è già prerogativa di alcuni marchi di lusso (Land Rover, Mercedes, ecc) ma con alcune eccezioni (Citroen). E' un sistema però molto costoso, dato che richiede un impianto a se dedicato.
Cosa si potrebbe fare: si potrebbe lavorare di più su quello che è l'ammortizzatore in se stesso. Cioè si potrebbe far spendere qualcosa in più per una qualità di base che permetta di garantire una durata maggiore. E si potrebbero offrire ammortizzatori rigenerabili. Offrendo la possibilità di un cambio olio grazie a delle valvole. In questo modo ogni automobilista potrebbe avere un auto sempre sicura, al costo di un semplice cambio olio.
Inoltre questo genererebbe altri introiti, visto che ad ogni automobilista verrebbe data la possibilità di scegliere fra un olio standard ed uno magari un po' più frenato. Ma si riuscirebbe quantomeno ad abbattere un disinteresse comune che tutti abbiamo verso questo componente, che forse è il più difficile da capire come stato di usura.