giovedì 1 gennaio 2015

Sicurezza: l'ultima evoluzione che aspettiamo

Guardando l'evoluzione che ha subito il mondo dell'auto nell'ultimo decennio, non possiamo screditare quello che le normative hanno imposto come standard nella sicurezza dei veicoli.
Tuttavia un ulteriore step che mi aspetto nella sicurezza di tutti i giorni, deve avvenire su quello che diamo quasi sempre per scontato: la manutenzione. E proprio riguardo a questo aspetto, c'è una tecnologia che non è ancora scesa dalle categorie premium. Oggi diamo molta importanza alla tecnologia on-board, forse troppo. E infatti sono arrivati, persino sulle city-car, sistemi di infotainment che fino a qualche anno fa erano prerogativa di qualche ventenne appassionato di tuning. Ma dico, pensare invece alle sospensioni e soprattutto ai loro ammortizzatori? L'ammortizzatore rimane uno di quei componenti che spesso, causa una ridotta qualità, tendono ad usurarsi già dopo un 25% della vita del veicolo. Questo perché le case cercano di vendere un oggetto di qualità (iniziale) ma contenendo i costi. Probabilmente per contenere i costi di sviluppo/produzione/assistenza di contenuti high-tech, sono ancor più costretti a equipaggiare i veicoli con componenti (tra l'altro considerati come ricambi, quindi fuori dalla voce garanzia) dotati di una qualità non certo a lunga durata. Indipendentemente dal fatto che questa politica porta svantaggi a chi ancora compra l'auto per viaggiare e non per navigare, oggi è facile trovarsi con un veicolo che dopo 60.000 km inizia a comportarsi in modo dinamicamente sempre diverso (peggiorando sensazioni e comfort).
Quindi non sarebbe meglio che le Case trovassero un sistema che ci dia più sicurezza e che sia anche più ecologico? Lo smontaggio di tutti i particolari di un ammortizzatore non è cosa semplice e implica grosse problematiche in tema di recupero. Certamente un sistema di tipo pneumatico non è una novità ed è già prerogativa di alcuni marchi di lusso (Land Rover, Mercedes, ecc) ma con alcune eccezioni (Citroen). E' un sistema però molto costoso, dato che richiede un impianto a se dedicato.
Cosa si potrebbe fare: si potrebbe lavorare di più su quello che è l'ammortizzatore in se stesso. Cioè si potrebbe far spendere qualcosa in più per una qualità di base che permetta di garantire una durata maggiore. E si potrebbero offrire ammortizzatori rigenerabili. Offrendo la possibilità di un cambio olio grazie a delle valvole. In questo modo ogni automobilista potrebbe avere un auto sempre sicura, al costo di un semplice cambio olio.
Inoltre questo genererebbe altri introiti, visto che ad ogni automobilista verrebbe data la possibilità di scegliere fra un olio standard ed uno magari un po' più frenato. Ma si riuscirebbe quantomeno ad abbattere un disinteresse comune che tutti abbiamo verso questo componente, che forse è il più difficile da capire come stato di usura.