martedì 26 luglio 2016

Quello che le auto non dicono

Nel mondo automobilistico attuale, c'è uno standard generale, ovviamente obbligato dalle normative, che rende le auto tutte un po uguali.
Tutte hanno una guidabilità nella norma (sopra la media di 15 anni fa), tutte offrono sicurezza e standard tecnologici da vettura Premium.
Tuttavia, questo essere conforme ad un sistema, quindi la tendenza ad una standardizzazione del progetto, ha creato un calo del desiderio d'acquisto, e parlo di circa 5/6 anni fa.
Come altre volte ho ripetuto, si è poi capito che l'evoluzione dell'elettronica e delle connessioni senza fili, potevano ricreare un certo interesse nell'utente. Interesse meramente tecnologico però. Si stanno catturando nuovi clienti cioè, spingendo molto sulla nuova vita social ispirata dagli smartphone.
Quello che mi chiedo è: non c'è più l'interesse a mostrare cosa dice meccanicamente un auto? Solo io rimanevo attirato dai braccetti  della sospensione posteriore della 147?
Le auto sono belle (alcune) e stanno proponendo anche visioni molto futuristiche di alcuni dettagli, vedi i terminali (finti  per carità) integrati nel paraurti (Vw, Audi, ecc). Ma stanno nascondendo anziché mostrare. Certo, è quasi sempre stato così... ma in certi momenti apprezzo perfino una Jeep Wrangler piuttosto che una Catheram o una Ktm X-Bow.
Insomma, non è poi cosi scontato se molti di noi, continuano ad impazzire per le moto. Il sapere cosa c'è montato sotto, stimola la nostra curiosità. Adesso, aprendo un cofano, ci possiamo solo limitare a sbirciare attraverso i carter in plastica. Ma perchè non renderci partecipi del tipo di ammortizzatori montati? Il tipo di molle? Non mi aspetto che succeda da un utilitaria, per ovvi motivi, ma in una vettura di categoria superiore e un pò pepata, sarebbe ben accetto!