mercoledì 2 novembre 2005

Oggetti innovativi? Si ma con cautela!

Ho letto un libro di Donald Norman, ed ho notato come siano pericolose le abitudini degli utenti per un designer. Infatti questa variabile, influisce moltissimo la riuscita finale del prodotto. Immaginando un prodotto che cerca di migliorarne uno già presente sul mercato, l'approccio dell'utente non sarà cosi negativo (sempre che siano state apportate modifiche valide). Nel caso però di un prodotto che rappresenta una vera novità e che quindi si inserisce in un target di mercato totalmente nuovo, le abitudini dell'utenza possono diventare ben presto un simbolo di diffida verso il prodotto."Riuscirò ad usarlo? Mi sembra complesso...mi sa che faccio prima a fare come ho sempre fatto...". Per il designer diventa un vero incubo! Tuttavia credo che dopo il decennio degli anni Novanta, il cliente stia tornando a scoprire quegli oggetti che finalmente si dimostrano veramente utili e soprattutto versatili. Cioè, una percentuale di persone sempre maggiore e sicuramente appartenente alla sfera giovanile, è sempre più aperta alle novità tecnologiche e funzionali. Un prodotto che ha riscosso risultati eclatanti e ne sta ancora riscuotendo, è l'auricolare senza fili. Nonostante alcuni modelli risultino un pò ingombranti, strani o troppo futuristici, chi li usa non può farne a meno. Questa clientela sembra infatti essere cosi attratta da queste innovazioni, al punto di preferire certe soluzioni, a costo di combattere certe reticenze culturali. Un esempio nell'auto è la C3 Pluriél, la Mini Cabrio e il suo tetto in tela che si può anche aprire di una trentina di cm., il sedile passeggero di alcune vetture che può trasformarsi in tavolino. La gente non vuole oggetti che ci cambino la vita, ma che ci facciano vivere.