mercoledì 28 dicembre 2016

Il cardesign del decennio instabile


Questi ultimi dieci anni sono stati duri per tutti, economicamente. La grande crisi indotta dagli eventi internazionali, l'introduzione dell'euro, la globalizzazione e ancora altri eventi come il terrorismo. Eppure in questi anni il cardesign ha offerto punti di vista molto fuori dalle righe. Sembra quasi aver viaggiato controcorrente, in un mondo che non è suo. Voglio dire, anche negli anni precedenti si sognava su concept come la Ferrari Rossa disegnata da Pininfarina. Ma anche la Seat Salsa disegnata da De Silva. ... ma rimanevano quasi totalmente esercizi di stile. Chi nello stile brillava meno, proponeva invece dei surrogati che in qualche modo preannunciavano un certo cambiamento, ma il loro stile era totalmente votato al concetto di "design" che non ottenevano un riscontro positivo del pubblico. Un esempio sono tutti quei concept, vedi Honda, che si basavano su un disegno geometrico evoluto ma quasi allineato. Negli anni a venire invece ogni proposta delle grandi case è andata in direzioni pazze e inaspettate! Pensate soltanto all'ultima proposta di pick-up Mercedes-Benz. Un mezzo da carico....di lusso.

mercoledì 12 ottobre 2016

Flickr si è aggiornato!

Stamani una piacevole novità, aprendo Flickr. Il popolare sito di photo-sharing è stato rinnovato nella sua struttura, pur mantenendo la stessa grafica.



Per prima cosa, una disposizione delle nuove foto a tabella, e non sequenziale come prima. Questa disposizione in stile Pinterest, riesce a fornire una visione delle attività in maniera più veloce, e sembra effettivamente più veloce anche il caricamento, forse grazie anche alle miniature che sono un pò più piccole. In ogni caso viene però data più importanza ai caricamenti multipli del singolo utente. Prima infatti, veniva visualizzata solo una delle immagini, le altre andavano cliccate. Adesso viene fatto un collage ben visibile.
In generale mi piace molto di più il modo in cui vengono proposte le attività, anche quelle personali, che adesso sono visualizzabili direttamente nel menu a tendina delle notifiche.
Piace un po meno il fatto che cliccando una foto, appare a tutto schermo con sfondo bianco, anche se poi ri-cliccandola, si entra proprio nella pagina della foto con sfondo nero.
Noi utenti apprezziamo questi aggiornamenti, dato che Flickr è sempre stato un elefante nella savana del web. Ma visto che entro inizio 2017 passerà sotto la proprietà Verizon, speriamo che continuerà ad avere miglioramenti più frequenti.

venerdì 30 settembre 2016

Centomila scatti in silenzio.

SELF-PORTRAIT, UNDATED © VIVIAN MAIER/MALOOF COLLECTION, COURTESY HOWARD GREENBERG GALLERY, NEW YORK

Oggi, in libreria, sfoglio un libro di questa fotografa, Vivian Maier e la sua incredibile storia. In tutta la sua vita, genera una quantità di scatti impressionante (100.000 almeno) senza condividerli con nessuno.
Il suo stile, molto personale, viene scoperto nel 2007, rivelandosi una grandiosa raccolta di foto, rullini (moltissimi ancora da sviluppare). E' incredibile come questa donna abbia lasciato tutto ai posteri, celato dal fatto che nessuno sapesse niente. 
Finché appunto John Maloof non acquista l'intero lotto (sarebbe il caso di dire l'intera vita) ad un asta. 
Ne è venuto fuori che aveva passato l'adolescenza in Francia per poi finire la sua vita come bambinaia per lo più a Chicago.
Nei suoi scatti, prettamente street, si riconosce la figura di una persona che si ferma a guardare. Ma anche per guardarsi. Gli specchi infatti, ovunque appaiano, diventano una tappa necessaria per documentare la sua presenza. Quasi come per segnare un territorio.

Poi c'è il dato, puramente matematico, della media giornaliera. Quante foto avrebbe scattato al giorno Vivian? Considerando l'anno di partenza, il 1951 (anno in cui acquistò la sua prima Rolleiflex) e contando fino al 2008, anno in cui probabilmente viveva in grandi difficoltà economiche e psico-fisiche, otteniamo 57 anni.
Quindi, circa 100'000 scatti = 4,80 scatti/giorno. Un numero impressionante se pensate che, basta saltare qualche giorno   e dovreste trovare il tempo per scattare 20-30 foto. Voglio dire, anche lei lavorava tutti i giorni come bambinaia. Anche se spesso portava questi bambini in gita in centro città, come poteva gestirli e trovare anche il tempo per scattare foto? Oppure dedicava tutto il suo giorno libero a questa attività.
Una storia curiosa, che racconta di come una grande passione sia diventata quasi un ossessione, tale da portare questa persona ad essere isolata dal mondo. Quasi imprigionata da una pazzia sempre più senza controllo. E questo è triste.
Rimane vivo comunque il mistero di come mai questa donna, abbia tenuto tutto questo, nascosto al mondo. Forse non avrebbe avuto la stessa libertà e la stessa leggerezza per farlo.

La potrete scoprire dall’8 ottobre 2016 all’8 gennaio 2017, negli spazi dell’Arengario con la mostra “Vivian Maier. Nelle sue mani”

mercoledì 24 agosto 2016

Il magico mondo di John Wilhelm

So benissimo che generalmente nel mio blog, non affronto temi diversi dal mondo dei motori, ma stavolta volevo dare un piccolo spazio a John Wilhelm.
John è un simpatico fotografo della Svizzera. Sono capitato quasi per caso sul suo profilo Flickr, dove ha caricato i suoi lavori che sono a dir poco eccezionali.
E' un genere di foto ovviamente molto post-prodotto con Photoshop, ma John ne ha saputo tirare fuori il meglio. Gli ingredienti di base sono: le sue due figlie, talvolta anche la moglie e tanta fantasia!
Qui di seguito trovate alcuni scatti ironici e spettacolari, ma potete visionarli tutti su Flickr o sul sito personale johnwilhelm.ch.


martedì 26 luglio 2016

Quello che le auto non dicono

Nel mondo automobilistico attuale, c'è uno standard generale, ovviamente obbligato dalle normative, che rende le auto tutte un po uguali.
Tutte hanno una guidabilità nella norma (sopra la media di 15 anni fa), tutte offrono sicurezza e standard tecnologici da vettura Premium.
Tuttavia, questo essere conforme ad un sistema, quindi la tendenza ad una standardizzazione del progetto, ha creato un calo del desiderio d'acquisto, e parlo di circa 5/6 anni fa.
Come altre volte ho ripetuto, si è poi capito che l'evoluzione dell'elettronica e delle connessioni senza fili, potevano ricreare un certo interesse nell'utente. Interesse meramente tecnologico però. Si stanno catturando nuovi clienti cioè, spingendo molto sulla nuova vita social ispirata dagli smartphone.
Quello che mi chiedo è: non c'è più l'interesse a mostrare cosa dice meccanicamente un auto? Solo io rimanevo attirato dai braccetti  della sospensione posteriore della 147?
Le auto sono belle (alcune) e stanno proponendo anche visioni molto futuristiche di alcuni dettagli, vedi i terminali (finti  per carità) integrati nel paraurti (Vw, Audi, ecc). Ma stanno nascondendo anziché mostrare. Certo, è quasi sempre stato così... ma in certi momenti apprezzo perfino una Jeep Wrangler piuttosto che una Catheram o una Ktm X-Bow.
Insomma, non è poi cosi scontato se molti di noi, continuano ad impazzire per le moto. Il sapere cosa c'è montato sotto, stimola la nostra curiosità. Adesso, aprendo un cofano, ci possiamo solo limitare a sbirciare attraverso i carter in plastica. Ma perchè non renderci partecipi del tipo di ammortizzatori montati? Il tipo di molle? Non mi aspetto che succeda da un utilitaria, per ovvi motivi, ma in una vettura di categoria superiore e un pò pepata, sarebbe ben accetto!

giovedì 16 giugno 2016

Online lo Speciale TG1 sulla fotografia

Ricordo che è online il prezioso e importante speciale del TG1 sulla fotografia.
Lo speciale si intitola "Nero e bianco".
Riporto qui di seguito i contenuti dal sito Rai.

SPECIALE TG1 DEL 20/03/2016

"NERO SU BIANCO"
di Bruno Luverà 

Ferdinando Scianna, il primo fotografo italiano a essere accolto nell'Agenzia Magnum, apre il suo archivio personale, mostrando a Speciale Tg1 foto inedite di Henri Cartier-Bresson, il maestro della fotografia del Novecento, teorico dell'invisibilita' del fotografo, restio a far riprendere la sua immagine. 

Gianni Berengo Gardin e Piergiorgio Branzi ripescano dai loro archivi le foto francesi degli anni Cinquanta, quando Parigi era la capitale europea della cultura. 

Mimmo Jodice apre la sua camera oscura, il laboratorio delle sue sperimentazioni artistiche e mostra le foto inedite dell'avanguardia pop degli anni Settanta e Ottanta, con i ritratti di Joseph Beuys e Andy Warhol. 

"Nero su bianco" ricostruisce l'avventura della nascita del fotogiornalismo italiano dopo il periodo del fascismo e dell'istituto Luce, con documenti d'epoca e le testimonianze di Uliano Lucas, Lisetta Carmi, Giovanna Calvenzi, i ricordi dei fotografi scomparsi, Mario Dondero, Ugo Mulas e Gabriele Basilico: il ritratto dell'Italia del dopoguerra attraverso le immagini dei migliori fotografi, in bianco e nero.

lunedì 30 maggio 2016

Il week-end condensato!

L'ultimo fine settimana passato (scusate il ritardo....quello del 21-22 Maggio!), ha visto l'accavallarsi di tre eventi. Della serie, scegline uno perchè sarà impossibile assistere a tutti e tre! Comunque, per la cronaca, c'è stato il Concorso d'eleganza a Villa d'Este 2016.
Il premio di "Best of Show" se lo è aggiudicato una stupenda Maserati A6 CGS con carrozzeria Pinifarina del 1954.
2016 Concorso d'Eleganza Villa d'Este-214 Inizialmente doveva essere destinata ad un telaio Cisitalia, ma poi fu riassegnata al famoso carrozziere che la ricostruì su meccanica Maserati. Propone una linea formidabile e riconoscibile tra tutte. Oltre a questo, una colorazione rossa con fascia centrale bianca, rende la carrozzeria ancora più scultorea.

giovedì 28 aprile 2016

50 autentiche storie di rally

Aver pubblicato un libro su Blurb mi ha dato modo di confrontarmi e vedere anche i lavori degli altri. Con l'occasione ho notato questo libro, "Destra3 lunga chiude  Quando i rally avevano un'anima", scritto da Carlo Cavicchi, e pubblicato appunto su Blurb. Il giornalista ripropone un "live" di tanti momenti accaduti nei rally. Storie che potete sapere solo se ve le raccontano. Chi meglio di lui ve le può raccontare, dato che è stato inviato sul campo per anni (e negli anni d'oro dei Gruppo B).
Una lettura che, dall'anteprima, si dimostra curiosa e interessante.
Penso di comprarlo.

sabato 16 aprile 2016

2006-2016 dieci anni di motori

E' uscito il mio libro su dieci anni di foto sul genere motoristico! Si tratta di un libro auto-prodotto (grazie a Blurb), ma vi ho dedicato molta attenzione, in modo da offrirvi uno sguardo dal mio punto di vista, in un perfetto formato coffe-table. E' un libro con le più belle fotografie da me scattate, in dieci anni di eventi a cui ho partecipato.
Non mi propongo come fotografo professionista, ma ho voluto comunque realizzare un volume riassuntivo dei momenti che ho ritenuto interessanti da condividere con il mondo.
Il libro è composto da tre sezioni: dirty, il capitolo dedicato agli sport "sporchi" ma veri come rally e motocross, stylish, alcuni dei prototipi degli ultimi anni, e classic, ovviamente dedicato alle auto d'epoca più belle e preziose che alcuni collezionisti amano esibire a Villa d'Este o alla 1000 Miglia.

Potete acquistarlo direttamente su Blurb!


Fotolibro
Orizzontale standard, 25×20 cm
62 Pagine


giovedì 14 aprile 2016

Cos'è il design oggi? by Tommaso Bovo


Bellissimo articolo di Tommaso Bovo, dal sito FrizziFrizzi, che espone il contrasto contemporaneo tra realtà del design globale e formazione in Italia. 

martedì 12 aprile 2016

Bugatti Chiron: Oltre l'infinito


E cosi un'altra pietra miliare dell'automobile esce di produzione. Il progetto Veyron, dopo tutti gli anni di progettazione e messa a punto, e altrettanti anni di produzione, esce di scena. Lo fa portandosi dietro il retrogusto amaro di un tremendo risultato negativo per il gruppo VW: e' stato ufficializzato che per ogni auto venduta, i costi sono di ben 4.951.000 di euro!!! Roba da urlo! Se pensiamo che ogni auto costava almeno un milioncino. Qualche settimana fa a Ginevra dovrebbero aver venduto l'ultima, la n.450. Il buco da oltre 2 miliardi di euro e' a dir poco imbarazzante e affascinante al tempo stesso. Affascinante perché in Bugatti, la nuova Chiron e' già realtà.

mercoledì 3 febbraio 2016

La vita di un modello: non è quasi cambiato niente

C'era un tempo in cui un modello di autovettura durava molto. Cioè rimaneva in commercio per molti anni. Decenni. Qualcuno vent'anni.
Poi ad un tratto, inverosimilmente durante la crisi post-11 settembre, il mercato automobilistico ha cominciato a proporre aggiornamenti e nuovi modelli con un ritmo di 6 mesi. Un cambiamento radicale se pensate che fin dall'inizio, ogni casa sfornava un modello nuovo ogni anno...anche due.
Da quel momento invece, ogni 6 mesi si prevedeva o un nuovo arrivo, o un restyling.
Per molte Case però, questo non significava investire totalmente in un nuovo modello. Anzi, la vettura che un tempo veniva prodotta per dieci anni, da ora in poi continuava ad esistere in un formato diverso. Attraverso l'appropriazione delle sue parti più vitali. Cosi una Clio diventava Clio Storia, e poi ancora alcuni suoi componenti sono ancora oggi montati sulla Duster. La 206 diventava 206+ e poi ancora la 207 ne sfruttava l'impostazione di molti comandi interni. Insomma non sempre i modelli si rinnovano totalmente, ma viene fatta economia su tanti componenti che sono adattabili: un esempio lo sono le levette tergicristalli/devioluci. Su una Fiat , li troverete uguali dal Doblò alla 500. Gli specchietti sono gli stessi, dalla Fiat 500 alla Punto alla Alfa 4C. Insomma, l'anima di un progetto di 15 anni fa....continua ad esistere....in una specie di riuso nostalgico.

venerdì 29 gennaio 2016

Guidare Eco

Con le auto che guidiamo, così farcite di tecnologia, risparmiare carburante sembra sempre una cosa facile. In realtà penso che ogni motore necessiti del suo tempo per essere capito, anche se hai un display del consumo istantaneo. In particolar modo il mio dubbio e': meglio il benzina o il diesel? Il benzina necessita di un attenzione molto alta per consumare il giusto, quasi incline alla disattenzione nella guida. Il suo problema è il modo in cui trasmette la coppia. Fateci caso, ma vi accorgerete che ci sono infiniti momenti in cui pensate di andare costanti e in realtà potete andare alla stessa velocità con meno gas. In quel momento il motore genera una scarsa accelerazione. A cui voi non fate caso, proprio perché sembra non stia succedendo niente, invece il motore consuma di più. Ma anche un 20%! Inoltre e' difficile seguire anche i consigli di chi ti dice di accelerare tra i 2000 e i 3000 per avere un rendimento migliore.

lunedì 18 gennaio 2016

Perchè la guida autonoma sarà scomoda


La pazza, ma non del tutto insensata, corsa verso la guida autonoma gestita da sistemi informatici sta continuando. Questo sembra essere il tema più in voga negli ultimi saloni dell'auto.
Per certi versi è inquietante, solo a pensare come interagiranno questi veicoli con il resto del parco circolante tradizionale. Dal punto di vista della sicurezza invece potremmo pensare ad una riduzione del rischio, arrivando perfino al punto di annullarlo completamente. Con tutti i benefici che si riceverebbero a livello di assicurazione.
Ovviamente, quando si tratta di proporre tutte queste belle (e costose!) tecnologie, nessuno parla di lati negativi.
Ora pensate all'Italia: un terreno disseminato di strade in gran parte maltenute.

2025: siete finalmente a bordo della vostra Google-citycar. Vi sedete e con un tasto a sfioramento chiudete le porte. Fuori fa freddo, ma il tepore interno vi coccolerà da subito, dato che l'auto sapeva già di dovervi accogliere. Appena il tempo di rilassarvi e una voce vi chiederà dove andare.
Iniziate il viaggio e il percorso preimpostato, assolutamente lineare, vi farà ricordare ciò che facevate continuamente in passato: scansare le buche!!!

lunedì 11 gennaio 2016

Instabilità di immagine

Quando ho visto in circolazione la prima Bmw Serie 2 Active Tourer, mi è venuto un brivido.
Non è che il mercato debba essere per forza standard, ma ci sono marchi che fanno cose che non ti aspetteresti. Prima o poi.
Che dire, sono gli effetti della globalizzazione. In passato un marchio era legato alle necessità di una nazione. Al massimo dell'Europa. E questo devo dire che ti regalava una certa fiducia. Era un pò come andare dal panaio: non potevi comprarci altro che pane.
Oggi invece la domanda e l'offerta sono affrontate a livello planetario. Quindi, un marchio come Bmw, si vede propenso a vendere una vettura simile ad una Kia Venga (con tutto il rispetto). Come dicevo inizialmente, non è che questo sia vietato, anzi...Bmw si è adeguata ad una richiesta di mercato crescente per quel segmento (o presunta tale).

Dico solo che vedo scendere un pò quella fiducia di prodotto, verso una Casa che ha sempre messo certe caratteristiche tecniche in cima alla lista. Insomma: il panaio ha cominciato a vendere alimentari.
La cosa che odio di una casa automobilistica è proprio quando crea un nuovo segmento, e poi lo vedremo sparire perché è finita la sua vendibilità sul mercato. Un pò come la Classe A, trasformatasi da utilitaria a "Golf". Un pò come la come la nuova M3 che ora si chiama M4 (mentre comunque la M3 berlina si produce anche quella!). Mamma mia che confusione!




5 lezioni di fotografia da Martin Parr

Volevo segnalare questo interessante articolo dal blog FotoComeFare...

http://www.fotocomefare.com/5-lezioni-sulla-fotografia-martin-parr.....


venerdì 8 gennaio 2016

CES 2016

Quando è tempo del Consumer Electronics Show a Las Vegas, partono una serie di visioni sulle tecnologie che entreranno a far parte della nostra vita. Concentrandosi sul settore automotive, volevo segnalare alcune interessanti novità. E altre meno.
E' molto importante il segnale rivolto dalle Case verso i sistemi multimediali e interattivi in auto. Già un paio di anni fa (post Gennaio 2014), vi parlai della brutta piega che stava prendendo il genere di sistemi multimediali in auto. Special modo nelle nuove versioni touch-screen. Il pericolo non è schivato, rimane. Ma quanto meno c'è un tentativo di rendere più adatto alla guida, lo strumento che usiamo tutti i giorni e cioè il cellulare. Anzi lo smartphone.
Sono state infatti prese molto sul serio, le funzionalità sviluppate da Android e Apple per replicare sullo schermo del cruscotto, tante app che usiamo abitualmente sul cellulare. Si chiamano rispettivamente Android Auto e CarPlay. Il loro scopo è quello di far utilizzare all'utente le app utili durante la guida come chiamate, navigatore, musica, ricerca google, email, trasferendo questi contenuti sullo schermo di bordo in un formato più adatto. Quindi le icone sono più grandi e facili da trovare a colpo d'occhio. Il testo idem. E tutto è più semplificato per distogliere l'attenzione il meno possibile. Il tutto lasciando il proprio smartphone in tasca, proprio come fate adesso quando lo avete connesso in Bluetooth.
Sicuramente è un evoluzione importante per la sicurezza, visto che finalmente potremo perdere l'abitudine di guidare con il cellulare in mano rischiando un incidente. E con il vantaggio di eseguire tante operazioni magari con i tasti sul volante. La bella notizia è che già nel 2016 FCA inizierà ad diffonderlo sui nuovi modelli grazie anche all'ultima versione del U-Connect. Qualcun'altro ci arriverà da qui al 2017 come Ford.