venerdì 8 gennaio 2016

CES 2016

Quando è tempo del Consumer Electronics Show a Las Vegas, partono una serie di visioni sulle tecnologie che entreranno a far parte della nostra vita. Concentrandosi sul settore automotive, volevo segnalare alcune interessanti novità. E altre meno.
E' molto importante il segnale rivolto dalle Case verso i sistemi multimediali e interattivi in auto. Già un paio di anni fa (post Gennaio 2014), vi parlai della brutta piega che stava prendendo il genere di sistemi multimediali in auto. Special modo nelle nuove versioni touch-screen. Il pericolo non è schivato, rimane. Ma quanto meno c'è un tentativo di rendere più adatto alla guida, lo strumento che usiamo tutti i giorni e cioè il cellulare. Anzi lo smartphone.
Sono state infatti prese molto sul serio, le funzionalità sviluppate da Android e Apple per replicare sullo schermo del cruscotto, tante app che usiamo abitualmente sul cellulare. Si chiamano rispettivamente Android Auto e CarPlay. Il loro scopo è quello di far utilizzare all'utente le app utili durante la guida come chiamate, navigatore, musica, ricerca google, email, trasferendo questi contenuti sullo schermo di bordo in un formato più adatto. Quindi le icone sono più grandi e facili da trovare a colpo d'occhio. Il testo idem. E tutto è più semplificato per distogliere l'attenzione il meno possibile. Il tutto lasciando il proprio smartphone in tasca, proprio come fate adesso quando lo avete connesso in Bluetooth.
Sicuramente è un evoluzione importante per la sicurezza, visto che finalmente potremo perdere l'abitudine di guidare con il cellulare in mano rischiando un incidente. E con il vantaggio di eseguire tante operazioni magari con i tasti sul volante. La bella notizia è che già nel 2016 FCA inizierà ad diffonderlo sui nuovi modelli grazie anche all'ultima versione del U-Connect. Qualcun'altro ci arriverà da qui al 2017 come Ford.



Occasione per qualcuno, durante questo Show, è quella di presentare un concept, anche se non siamo in presenza di un vero salone dell'auto. Ne ha approfittato Volkswagen, che in debito di riacquistare punti sull'immagine dopo il dieselgate, presenta il pulmino Budd-e. Ovvia rivisitazione dell'iconico mini-van tutto fare, propone un veicolo che nasconde la nuova piattaforma pensata per sviluppare i veicoli elettrici del futuro. La piattaforma, denominata MEB, è strutturata in modo da contenere l'intero pacco batterie sotto il pavimento e sfruttando tutta la pianta tra ruote anteriori e posteriori. Anche qui i contenuti multimediali si sprecano, ma è ancora più spettacolare l'effetto dell'illuminazione scelta per la fiancata, dove un nastro di luce prosegue la linea tracciata dai fari. Un appunto che faccio a questi nuovi concept è la seguente: ma perchè stiamo a lamentarci in maniera continua dell'autonomia, quando propongono continuamente veicoli che raggiungono i 100 orari in 7 secondi?? Perchè su un veicolo del genere? Capisco la necessità di onnipotenza rispetto agli altri marchi, ma magari non farebbe più figura dichiarare 11 secondi e magari assicurare 900 km di strada?


E adesso le idee peggiori: 
Il copristerzo che ti segnala se non stai tenendo le mani (entrambe) sul volante (quindi non potete nemmeno grattarvi un sopracciglio). Molto utile tra l'altro la luce verde o rossa in cima allo sterzo, che a parte qualche settore di rally, può servirvi solo a innervosirvi.
Da segnalare che ha ricevuto il premio Innovation Awards.



La culla che si blocca da sola e regola autonomamente la posizione del neonato. Una simpatica applicazione, monitora il movimento di quest'ultimo e vi manda una notifica (ancora?) per dirvi che il bimbo non è seduto correttamente. 
Utile per farvi prendere il cellulare in mano, per poi girarvi a guardare dietro mentre guidate, per poi fermarvi. Come se far stare buono un neonato non fosse abbastanza!

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