venerdì 31 ottobre 2014

Confronto tra designers: il Social ci aiuta!

A volte ripenso ai tempi in cui mi cimentavo nella raccolta di informazioni riguardanti il disegno. Ovviamente disegno del genere automotive. E devo dire che, per chi inizia oggi, le risorse sono molte e variegate. Ai miei tempi, quando avevo 18 anni, capire quali erano le tecniche giuste per ottenere uno sketch d'effetto non era per niente facile. Internet era già diffuso, ma certe informazioni erano ancora riservate. Gli unici articoli che parlavano di designer apparivano su Quattroruote due volte l'anno. Oppure avevi la fortuna di visionare qualche filmato su Bertone o Pininfarina in tv. Poi il vuoto. Le uniche speranze erano affidarsi ai corsi di laurea o corsi privati dove ti veniva spiegato tutto. 
Internet riuscì solo a togliermi qualche dubbio, ma soltanto dopo faticose ricerche e tentativi. Ricordo che solo per caso riuscii a trovare il contatto con un impiegato di non so quale studio, il quale mi svelò alcuni consigli. E fin qui sarà stato il 2000, anno in cui non c'era ancora largo uso delle tecniche digitali. Forse era per questo motivo che le informazioni sulle tecniche di disegno di auto erano fuori dalla rete. In quel periodo quindi ti bastava sapere alcune cose:
- che molte fonti di ispirazione/istruzione le potevi trovare solo in libreria (e solo in quelle specializzate)
- che la rivista di riferimento era (è) Auto&Design ( sito web )
- che Fabriano, era carta buona solo per non far "ballare" il tavolo, e che quella che dovevi usare era la Letraset e i relativi pennarelli Tria Markers ( sito web )
- che per le sfumature potevi ottenere un buon risultato con i gessetti Conté ( sito web ) e un po di cotone
- che la gomma migliore da usare era la gommapane


Poi, grazie all'università, le possibilità di confronto aumentarono e per entrambe le tecniche (tradizionale e digitale) venni a conoscenza di ulteriori strumenti e trucchi per ottenere risultati migliori.
Innanzitutto sul disegno a mano, mi si aggiunse questa possibilità di utilizzare i markers in un modo alternativo e cioè con l'aria compressa. Una sorta di modalità aerografo in miniatura, con effetti sorprendenti. Certamente richiedeva un passaggio più complesso delle sfumature eseguite a gessetto. In quest'ultimo caso, bastava grattare il gessetto con un trincetto, prendere un batuffolo di cotone, e trasferire il colore sul foglio. La sfumatura in eccesso veniva tolta con gommapane.
Fare le sfumature col marker invece, richiede una mascheratura preventiva sul disegno, quindi più tempo. Mascheratura che si fa ricalcando la zona in questione e tagliandola col trincetto.
Poi la scoperta delle tecniche digitali. Premetto che non ci sono reali guadagni di tempo tra un metodo e l'altro, sempre se volete realizzare un risultato professionale.
Sul digitale non mi dilungo, dato che da quando facevo i primi sketch con Photoshop, sono poi arrivati tanti altri programmi ancora più mirati che, uniti all'uso di una tavoletta grafica, permettono risultati incredibilmente professionali.

Oggi, grazie alle ulteriori innovazioni offerte da internet in campo social, è davvero più facile conoscere e imparare tecniche nuove. Una volta ci si registrava su designerspace, nella speranza di essere notato da qualcuno. A dir la verità le speranze sono state nulle, e dopo dieci anni il mio profilo è sempre li!
Condividere il tema del cardesign rimaneva comunque difficile e altri siti che permettevano un immersione completa, erano a pagamento. Come CarDesignNews, che tuttavia ve lo consiglio per rimanere aggiornati sulle ultime notizie, oltre che avere la cronologia di qualsiasi modello presentato al pubblico.
Ma il futuro della condivisione oggi viaggia anche attraverso altri canali. Instagram ve lo consiglio perché, oltre ad essere un incubatore di foto ispiratrici, ultimamente è diventato molto personalizzato nei  vostri interessi. Provate a cercare nella sezione Esplora. Molte immagini combaceranno con i vostri gusti.
Per concludere, anche Youtube è diventato un vasto raccoglitore di tutorial e dimostrazioni su cui fare affidamento.

sabato 4 ottobre 2014

Ottobre: quante novità!

Il Salone di Parigi e l'Intermot di Colonia, portano tante fresche novità nel settore auto e moto. E' il caso di segnalarne alcune che mi hanno colpito di più. 
Per la serie "dreams come true", iniziamo con un ritorno molto atteso, la Ducatina Scrambler. E' tornata alla grande, riproponendo un modello del passato che tutti si ricordano. Quella scanzonata goccia di metallo cromato e giallo, tornerà a conquistare le nostre strade cittadine a tutta velocità! Sicuramente il prezzo Ducati lo si paga (8250 euro), ma è anche vero che al giorno d'oggi i contenuti tecnici sono di ottimo livello. Nello stile, i designer, sono riusciti a concentrare tutti gli elementi caratteristici senza esagerare. Qualcuno lamenta il forcellone a forma di banana, ma probabilmente non è così brutto da vedere dal vivo, anche perché non si poteva dare una forma scontata al posteriore e farla somigliare alle tante motard già presenti sul mercato. Inoltre la scelta degli pneumatici a disegno tassellato è stata una buonissima idea. Ottima la scelta di offrire subito quattro varianti, in modo da suggerire la possibilità di customizzazione di questo modello (forse Scrambler potrebbe rinnovare quella libertà di sostituire le varie parti molto più della attuale Monster). Altro adattamento inevitabile al giorno di oggi è stato il motore che diventa bicilindrico. Essendo però raffreddato ad aria, regala quel pizzico di aspetto vintage che non poteva mancare.
Rimanendo in tema motociclistico, eccoti spuntare di nuovo Kawasaki, con una pazzia, un progetto incredibile, fuori da qualunque schema anti-crisi: la Ninja H2R. In pratica, a livello di motore, abbiamo un millone quattro cilindri come in tutte le moto sportive. Però qui è stato accoppiato ad un compressore centrifugo, in grado di portare la potenza a circa 300 cv! Gli ingegneri Kawa volevano far provare, a chi potrà guidarla, sensazioni di accelerazione mai provate prima. E ci credo bene. Non è conosciuta la velocità massima (forse nessuno ha avuto il coraggio ancora…) ma l'aerodinamica studiata da chi progetta aerei e i vari alettoncini fanno presagire alte prestazioni. La moto comunque è stata concepita unicamente per l'uso in pista. Meglio così.
Passiamo al mondo delle auto, dove il Salone parigino ha permesso la presentazione di tante interessanti novità. Lamborghini propone una bellissima concept, la Asterion, che ricorda, in tanti particolari, la benamata Miura. A parte che finalmente propongono un qualcosa di diverso dai veicoli di Batman, ma almeno ci fanno vedere che le belle auto le sanno disegnare anche loro. Poi il resto sono dati che anticipano prestazioni che saranno realtà tra qualche altro anno: si parla di 910 cavalli e un consumo di 4,2 lt/100 km, grazie a un sistema ibrido. La possibilità di percorrere in elettrico quasi 50 km potrebbe essere realistica, ma i consumi…vedremo.
In categorie diciamo, più umane, troviamo la nuova Discovery Sport (che sostituisce la Freelander 2). Questa aggiornata versione, si ispira al linguaggio formale della gamma. E su questo aspetto fa un salto di almeno due generazioni: basti pensare che la vecchia Freelander è andata avanti a colpi di restyling rispetto a Discovery e Range Rover. Lo stile prende molto dall'Evoque, ma era inevitabile. Se non altro sembra molto proporzionata e aerodinamica.
Altri protagonisti che si aggiungono alla lista sono: Renault che propone il nuovo Espace e Volvo con il nuovo XC90.
Nel primo caso, pensare a un restyling della vecchia Avantime, non mi sembra corretto. Vedo semmai una linea generale al passo con i tempi, dove finalmente si vedono i frutti di tutti i vari studi effettuati sui concept. La vista tre quarti posteriore è bellissima.
Volvo invece, segna un leggero cambiamento di impostazione nel riconcepire il nuovo XC90. Si sono accorti che questo tipo di suv, appartiene ad una categoria in cerca di lusso e status sociale. Non che il precedente modello fosse brutto o scarno, ma alcuni particolari lo assegnavano a un livello leggermente inferiore rispetto a Range Rover, Bmw e Mercedes.
Adesso l'impostazione sembra decisamente più mastodontica, con tratti più decisi anche se più geometrici. Internamente continuano ad essere presenti elementi ispirati al design scandinavo di alta qualità.