giovedì 2 aprile 2015

Fotografia e Rally: un nuovo obiettivo

Photography L'occasione è una di quelle ghiotte se penso alla mia regione e cerco sempre di non farmela sfuggire: il rally del Ciocco. In questa edizione 2015, tra l'altro ricca di colpi di scena, i due piloti considerati probabili vincitori, hanno visto da lontano i gradini del podio. Andreucci che ha visto aumentare il suo ritardo a dismisura a causa di un incendio ai freni anteriori, si è visto costretto ad affrontare una speciale con i freni posteriori! Giandomenico Basso invece con la sua Fiesta rosso-BRC a gas, ha frantumato i sogni di gloria contro un muretto nella penultima speciale. Ha dovuto terminare con la posteriore destra consumata sull'asfalto. Ne ha tratto vantaggio Perico che con un passo mediamente buono, si è ritrovato con la vittoria in tasca. Infine tanti colpi di scena non sono mancati perfino nelle retrovie.

Come dicevo inizialmente, occasione ghiotta, non solo per lo spettacolo garantito, ma anche per le possibilità offerte agli appassionati di fotografia. Ormai di rally ne ho visti diversi, e anche se non ho più fatto trasferte lontane dal rally di Sanremo del 2000, diciamo che ho raccolto un po' di prove ed esperienze. Quest'anno, visto l'arrivo del nuovo 50mm, mi son promesso di andare a un rally per sperimentare qualcosa di diverso dal solito Nikkor 18-55 o dal recente Sigma 10-20. Anche se questi due obiettivi mi hanno dato comunque delle soddisfazioni in più di un occasione. 


10-20
18-55

E' infatti bene ricordare che spesso può essere la posizione e una buona immaginazione per immortalare uno scatto unico, indipendentemente dalla lente. 
Tuttavia questa volta volevo dare a queste foto un qualcosa in più della piatta visione grigia. Ne ho pieno l'archivio di foto rallystiche in cui sì, la vettura è inquadrata per intero, i dettagli messi ben a fuoco, il bilanciamento del bianco ok, ma dopo tutto sembra quasi un istantanea statica. Una foto dove se tu fossi in un museo sarebbe uguale insomma.
Così mi son detto: perché non usare il 50mm per definire di più la vettura e farla risaltare dal suo terreno circostante? Detto fatto. E posso dirvi che è stata una rivelazione. 
La mia preoccupazione infatti era che questo obiettivo avesse qualche carenza in velocità di scatto (possiedo il Nikkor AF-S 50mm f/1.8 G montato su Nikon D3100), cosa che si era verificata in qualche scatto casalingo.
Invece in una situazione di luce ambiente naturale devo dire che non si è presentato alcun problema. E mi sono accorto che non ho avuto l'esigenza di smontare più volte l'obiettivo per preferire lo zoom. La cosa che mi è piaciuta di più era che potevo fare dei bellissimi scatti frontali (che nonostante l'elevata velocità delle vetture verso di me, sono riuscito a mettere a fuoco benissimo) con un discreto effetto bokeh, e che al tempo stesso potevo mettermi a fare degli scatti laterali con effetto panning. Quest'ultimo effetto in particolare, non mi era mai venuto col 18-55. Ottenevo sempre il medesimo risultato: per raggiungere un certo dettaglio del corpo vettura, dovevo scattare sempre abbastanza veloce, tanto che il panning era in realtà un leggermente mosso.
Col 50mm invece, grazie probabilmente alla maggiore luminosità, questo tipo di foto è risultato più facile da realizzare. Considerato anche che le situazioni a cui mi riferiscono sono le stesse e cioè con cielo nuvoloso.
Insomma un risultato inaspettato per aver deciso di usarlo per la prima volta. Alcuni dettagli ve li mostro qui, ma per vederli meglio potete visionare anche la mia gallery su Flickr, che è in ampliamento.

 




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