martedì 27 giugno 2017

Onore alle gloriose macchine vintage con le nuove magliette T-shooT


Da pochissimo è disponibile questa mia prima linea ispirata alle vintage camera del passato! La linea sarà in continua evoluzione e chissà, magari un giorno troverete raffigurata la macchina con cui avete mosso i primi passi nel mondo della fotografia. Quindi non solo le macchine più gloriose, ma anche quelle più diffuse. Per adesso è disponibile solo la Ricoh 500, una piccola telemetro degli anni 70, e la nuova arrivata la Fujica st605n, reflex di ampia diffusione negli anni 80.
Le magliette T-shoot, sono in fresco cotone, qualità Fruit of the Loom e sono in vendita dall'Italia acquistandole su Eshirt.it !

giovedì 11 maggio 2017

Motori e scatti d'autore: altri due interessanti fotografi

Nello sconfinato mondo di Flickr, vi segnalo questi due interessanti fotografi che si occupano del mondo automobilistico.

Geoffray Chantelot
Un punto di vista certamente molto particolare quello di questo fotografo, dove le auto sono assolutamente protagoniste, cioè non ci sono quasi mai altri elementi (tipo persone) presenti nella foto. Ne consegue una visione molto intima, riservata, nonostante molti fotogrammi siano ripresi in contesti di gare o raduni. C'è da considerare che in questi frangenti, è molto difficile isolare l'automobile perchè c'è sempre un elemento di disturbo, e questo è un valore aggiunto alla foto.
Sicuramente sono foto esaltate dall'effetto bokeh, ma molte composizioni sono assolutamente calibrate e interessanti.
Potete visionare le sue foto in questa galleria Flickr.



Geoffray Chantelot
Lyon, France
geoffraychantelot.com


Kevin McCauley
L'approccio di questo fotografo è un pò diverso. C'è lo stesso rapporto di solitudine dell'auto con il suo ambiente circostante, ma lo stile è diverso da altri generi visti fino ad ora. Se potessi definire uno stile, direi che è quasi street, per come decide di calibrare i colori nella scena.

mercoledì 28 dicembre 2016

Il cardesign del decennio instabile


Questi ultimi dieci anni sono stati duri per tutti, economicamente. La grande crisi indotta dagli eventi internazionali, l'introduzione dell'euro, la globalizzazione e ancora altri eventi come il terrorismo. Eppure in questi anni il cardesign ha offerto punti di vista molto fuori dalle righe. Sembra quasi aver viaggiato controcorrente, in un mondo che non è suo. Voglio dire, anche negli anni precedenti si sognava su concept come la Ferrari Rossa disegnata da Pininfarina. Ma anche la Seat Salsa disegnata da De Silva. ... ma rimanevano quasi totalmente esercizi di stile. Chi nello stile brillava meno, proponeva invece dei surrogati che in qualche modo preannunciavano un certo cambiamento, ma il loro stile era totalmente votato al concetto di "design" che non ottenevano un riscontro positivo del pubblico. Un esempio sono tutti quei concept, vedi Honda, che si basavano su un disegno geometrico evoluto ma quasi allineato. Negli anni a venire invece ogni proposta delle grandi case è andata in direzioni pazze e inaspettate! Pensate soltanto all'ultima proposta di pick-up Mercedes-Benz. Un mezzo da carico....di lusso.

mercoledì 12 ottobre 2016

Flickr si è aggiornato!

Stamani una piacevole novità, aprendo Flickr. Il popolare sito di photo-sharing è stato rinnovato nella sua struttura, pur mantenendo la stessa grafica.



Per prima cosa, una disposizione delle nuove foto a tabella, e non sequenziale come prima. Questa disposizione in stile Pinterest, riesce a fornire una visione delle attività in maniera più veloce, e sembra effettivamente più veloce anche il caricamento, forse grazie anche alle miniature che sono un pò più piccole. In ogni caso viene però data più importanza ai caricamenti multipli del singolo utente. Prima infatti, veniva visualizzata solo una delle immagini, le altre andavano cliccate. Adesso viene fatto un collage ben visibile.
In generale mi piace molto di più il modo in cui vengono proposte le attività, anche quelle personali, che adesso sono visualizzabili direttamente nel menu a tendina delle notifiche.
Piace un po meno il fatto che cliccando una foto, appare a tutto schermo con sfondo bianco, anche se poi ri-cliccandola, si entra proprio nella pagina della foto con sfondo nero.
Noi utenti apprezziamo questi aggiornamenti, dato che Flickr è sempre stato un elefante nella savana del web. Ma visto che entro inizio 2017 passerà sotto la proprietà Verizon, speriamo che continuerà ad avere miglioramenti più frequenti.

venerdì 30 settembre 2016

Centomila scatti in silenzio.

SELF-PORTRAIT, UNDATED © VIVIAN MAIER/MALOOF COLLECTION, COURTESY HOWARD GREENBERG GALLERY, NEW YORK

Oggi, in libreria, sfoglio un libro di questa fotografa, Vivian Maier e la sua incredibile storia. In tutta la sua vita, genera una quantità di scatti impressionante (100.000 almeno) senza condividerli con nessuno.
Il suo stile, molto personale, viene scoperto nel 2007, rivelandosi una grandiosa raccolta di foto, rullini (moltissimi ancora da sviluppare). E' incredibile come questa donna abbia lasciato tutto ai posteri, celato dal fatto che nessuno sapesse niente. 
Finché appunto John Maloof non acquista l'intero lotto (sarebbe il caso di dire l'intera vita) ad un asta. 
Ne è venuto fuori che aveva passato l'adolescenza in Francia per poi finire la sua vita come bambinaia per lo più a Chicago.
Nei suoi scatti, prettamente street, si riconosce la figura di una persona che si ferma a guardare. Ma anche per guardarsi. Gli specchi infatti, ovunque appaiano, diventano una tappa necessaria per documentare la sua presenza. Quasi come per segnare un territorio.

Poi c'è il dato, puramente matematico, della media giornaliera. Quante foto avrebbe scattato al giorno Vivian? Considerando l'anno di partenza, il 1951 (anno in cui acquistò la sua prima Rolleiflex) e contando fino al 2008, anno in cui probabilmente viveva in grandi difficoltà economiche e psico-fisiche, otteniamo 57 anni.
Quindi, circa 100'000 scatti = 4,80 scatti/giorno. Un numero impressionante se pensate che, basta saltare qualche giorno   e dovreste trovare il tempo per scattare 20-30 foto. Voglio dire, anche lei lavorava tutti i giorni come bambinaia. Anche se spesso portava questi bambini in gita in centro città, come poteva gestirli e trovare anche il tempo per scattare foto? Oppure dedicava tutto il suo giorno libero a questa attività.
Una storia curiosa, che racconta di come una grande passione sia diventata quasi un ossessione, tale da portare questa persona ad essere isolata dal mondo. Quasi imprigionata da una pazzia sempre più senza controllo. E questo è triste.
Rimane vivo comunque il mistero di come mai questa donna, abbia tenuto tutto questo, nascosto al mondo. Forse non avrebbe avuto la stessa libertà e la stessa leggerezza per farlo.

La potrete scoprire dall’8 ottobre 2016 all’8 gennaio 2017, negli spazi dell’Arengario con la mostra “Vivian Maier. Nelle sue mani”