giovedì 27 dicembre 2012

Il Ferrari del nuovo secolo? Horacio Pagani

Ieri sera mi sono imbattuto in uno di quegli speciali su Discovery Channel, dedicato alle grandi fabbriche italiane.
Il tema era la progettazione della nuova Pagani Huayra. Certo, il tutto viene condito in modo da non far calare l'attenzione dello spettatore, ma nonostante l'impostazione volutamente romantica del documentario, due cose mi hanno colpito fortemente e riguardano entrambe la progettazione.
Una é la volontà di valorizzare in modo onistico, l'essenza del pezzo meccanico. Nel senso di avere la sensibilità di renderlo bello. In questo senso la bellezza ha portato la Pagani a ritrovare anche delle connessioni con la fisica, le sue leggi e quindi anche la natura. Semplificare le strutture rendendole minimali e allo stesso tempo più funzionali significa ispirarsi alle più comuni leggi della natura. Di conseguenza ogni componente come i mozzi ruota, ricevono un valore formale aggiuntivo. Li potreste appoggiare sul tavolo del salotto e tenerli lì. Oppure sarete molto contenti anche quando farete visita dal meccanico.
L'altro aspetto che riguarda la progettazione e che mi ha colpito molto é stato quello di osare un sistema di flap innovativo che rende quest'auto simile ad uno stealth! In totale ce ne sono quattro (2 davanti e 2 dietro), ma la cosa bella é che sono completamente indipendenti ed agiscono in modo attivo in base alle situazioni di guida. Diciamo che in situazioni di rettilineo agiscono come già abbiamo visto su una Veyron (lievemente alzati) mentre davanti si abbassano per limitare l'attrito e favorire la massima velocità.
In frenata stesse reazioni e cioè flap alzati al massimo per fare da freno aerodinamico.
Il bello viene in curva: flap interno curva più alti per ridurre tendenza al rollio ed esterni leggermente più bassi per favorire si grip ma diminuire per quanto possibile la resistenza all'avanzamento. In teoria questo dovrebbe garantire più velocità di percorrenza in curva.
Tutto questo mi ha entusiasmato, anche se mi permetto di definire Pagani un Enzo Ferrari del nuovo millennio almeno per la piccola realtà industriale che é riuscito a creare e per il concetto di base che è riuscito ad applicare alla sua produzione.

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