martedì 18 ottobre 2011
Sicurezza in auto
La sicurezza in auto ha raggiunto livelli davvero notevoli anche se la
paura é quella di trovarsi in una condizione tecnica molto simile a
quella spiegata da Coppini riguardo alla relazione sicurezza
attiva/passiva che ora vi vado a spiegare. In una trasmissione sul
canale Nuvolari, credo si trattasse di una scheda sulla Maserati
3200 GT, Maurizio Coppini spiegava che la forza di un sistema di
sicurezza come l’Esp, non basta a definire un auto sicura fin tanto che
il sistema struttura intorno non sia di un certo livello. Anzi,
sottolineava come l’Esp sia in grado di lavorare correttamente, quanto
piu il suo limite di funzionamento sia spostato in alto. Quindi ancora
una volta é la capacità del telaio e del sistema meccanico a
sottolineare l’efficacia su strada di un veicolo. L’aiuto e quindi
l’entrata in funzione dell’Esp, avviene tanto prima quanto ci sono
carenze nel sistema strutturale del veicolo, quindi questo si rivela un
valido indice per determinare la bontà del progetto (anche se da marca a
marca non possiamo affidarci ad un comportamento limite uguale per
tutti).
Tornando al tema della sicurezza si può fare lo stesso paragone con la
quantità di airbag presenti in un abitacolo. Ora spesso ne troviamo
almeno sei. Ci troviamo di fronte ad un limite tecnico-meccanico che ci
obbliga a ricorrere a queste soluzioni aggiuntive. Ma non é che più ci
si vanta di avere tanti airbag, e più i telai non vengono sviluppati?
Concludendo diciamo che, da un lato c’é la consapevolezza di aver
raggiunto l’eccellenza a livello di assorbimento di un impatto, ma da
l’altro non sappiamo se questo risultato é dovuto più all’artifizio di
soluzioni alternative che da una reale ricerca e sviluppo sulle capacità
di un telaio.
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